Contraccezione

Per contraccezione si intende una serie di tecniche anticoncezionali, volte ad impedire o a ridurre la probabilità che si verifichino gravidanze indesiderate. I requisiti principali dei metodi contraccettivi sono:

  • effetti collaterali minimi
  • sicurezza del metodo contraccettivo
  • semplicità di utilizzo
  • reversibilità e ripristino della fertilità alla sospensione della contraccezione

Conoscere i numerosi tipi di contraccettivi femminili e non, serve per fare una scelta adatta alle proprie esigenze , stile di vita e condizioni di salute.

Metodi contraccettivi naturali

I metodi contraccettivi naturali ( metodo Ogino-Knaus, temperatura basale, controllo del muco cervicale, etc..) mirano all’individuazione del momento dell’ovulazione, prevedendo l’astensione dei rapporti sessuali nei 3-4 gg prima e dopo l’ovulazione stessa. Il vantaggio di questi metodi è che non hanno alcun tipo di controindicazione, si conciliano con le dottrine morali della Chiesa cattolica e di svariate religioni, ma l’affidabilità non va oltre il 40-50% e richiede un continuo controllo da parte della coppia.

Le coppie che desiderano avere un basso rischio di gravidanza devono astenersi per più di metà di ogni ciclo mestruale, distanziando i loro rapporti sessuali di due o più settimane. In definitiva quello che potrebbe essere considerato il principale svantaggio dei metodi naturali consiste quindi nell’astinenza sessuale, mentre i metodi contraccettivi artificiali, con i loro pregi e difetti, consentono alla coppia di scegliere con più libertà quando avere rapporti.

Metodi contraccettivi di barriera

metodi contraccettivi di barriera

Metodi contraccettivi di barriera

I metodi contraccettivi di barriera (spermicidi, diaframma, preservativi ) hanno lo scopo di creare un ostacolo alla risalita degli spermatozoi verso il collo dell’utero e quindi al loro incontro con l’ovocita, impedendo l’inizio della gravidanza e proteggendo nel contempo entrambe i partner dalle malattie sessualmente trasmesse. Possono essere meccanici o chimici e , interferendo con la spontaneità dei rapporti, spesso non risultano ben accettati dalla coppia. Tutti i metodi di barriera necessitano infatti l’applicazione del dispositivo contraccettivo prima di iniziare il rapporto e la sua successiva rimozione. Il loro indice di fallimento dipende dal metodo scelto, variando dal 5 al 25%.

Metodi contraccettivi ormonali

metodi contraccettivi ormonali

Metodi contraccettivi ormonali

I metodi contraccettivi ormonali (pillola contraccettiva, cerotto transdermico, anello vaginale, impianto sottocutaneo) si basano sull’utilizzo di ormoni sintetici, simili a quelli prodotti spontaneamente dalla donna, il cui meccanismo d’azione è volto a inibire l’ovulazione mensile. Sono sicuramente metodi contraccettivi di altissima affidabilità, se utilizzati correttamente ma, in alcuni casi , non privi di effetti collaterali o di controindicazioni. I contraccettivi ormonali attualmente usati sono il frutto di una evoluzione di oltre 40 anni. Considerata la loro diffusione e il loro il loro impatto epidemiologico-sanitario, i contraccettivi ormonali sono fra i farmaci più studiati e quindi la donna che li assume ha la sicurezza di utilizzare un farmaco di cui sono stati analizzati i rischi e gli effetti anche nel lunghissimo termine. I loro vantaggi sono la sicurezza totale e la facilità d’uso, mentre uno dei più grandi svantaggi dei metodi contraccettivi ormonali è quello di non proteggere da malattie sessualmente trasmissibili, nei confronti dei quali l’unico metodo efficace è il profilattico. Le principali controindicazioni, da valutare insieme al medico, sono :

  • Sospetto di gravidanza
  • Malattie dell’apparato circolatorio (pressione alta, trombosi, embolie, flebiti)
  • Alcune malattie del fegato e dei reni
  • Alterazioni del metabolismo degli zuccheri e dei grassi
  • Tumori maligni dell’apparato genitale e della mammella

Prima di iniziare l’uso dei contraccettivi ormonali bisogna consultare un ginecologo per effettuare i seguenti controlli:

  • visita generale e storia sanitaria della donna
  • visita ginecologica e del seno
  • controllo della pressione arteriosa
  • esame delle urine
  • esame completo del sangue: glicemia, colesterolo, funzionalità epatica, prove della coagulazione

Questi esami andranno ripetuti ogni anno. Se la donna decide di programmare una gravidanza è sufficiente interrompere il metodo contraccettivo, senza intervalli temporali.

Metodi contraccettivi intrauterini

Con questo termine si intende la spirale (IUD), ovvero un piccolo supporto di plastica di varie forme e dimensioni, attorno al quale è stato avvolto un sottile filo metallico (alcuni tipi contengono progesterone). Il dispositivo viene inserito dal ginecologo durante il flusso mestruale all’interno della cavità uterina, , attraverso il collo dell’utero, con l’intento di rendere difficile la penetrazione e la sopravvivenza degli spermatozoi e creare un ambiente sfavorevole all’annidamento dell’ovulo fecondato. La sua affidabilità è molto elevata, ma può presentare controindicazioni o effetti collaterali. La presenza dello IUD in utero può favorire lo sviluppo di infiammazioni ed infezioni che, se non curate, possono avere conseguenze negative sulla fertilità. E’ in genere sconsigliata alle donne giovani che non hanno ancora avuto gravidanze sia perché l’inserimento è doloroso, sia perché sono più frequenti i crampi e i dolori, nonché alle donne con anomalie o patologie uterine note.

Schema di spirale in utero

Schema di spirale in utero

Immagine 3D di spirale in utero

Immagine 3D di spirale in utero

Una volta inserita può rimanere dentro l’utero fino a 5 anni senza perdere la sua efficacia contraccettiva, richiedendo comunque un controllo medico periodico. Nel caso in cui la donna volesse programmare la gravidanza è sufficiente rimuovere la spirale, anche in una fase lontano dal ciclo mestruale.

Le controindicazioni all’inserimento della spirale sono:

  • infezioni degli organi genitali o forti infiammazioni del collo dell’utero
  • malformazioni dell’apparato genitale
  • tumori degli organi genitali
  • mestruazioni particolarmente abbondanti o dolorose

Metodi contraccettivi irreversibili

I metodi contraccettivi irreversibili ( sterilizzazione maschile o femminile ) sono metodi chirurgici non reversibili, cioè dopo la loro utilizzazione l’individuo non è più in grado di concepire: nella donna consiste nella “ legatura delle tube “ mentre nell’uomo è la “vasectomia “, ovvero la recisione dei dotti deferenti del testicolo. La sua esecuzione è considerata in Italia una procedura illegale, tranne casi specifici dovuti ad indicazione medica. Con questo tipo di contraccezione viene resa definitiva la sterilità sia dell’uomo che della donna, ma il piacere sessuale e la libido rimangono completamente inalterati.

Contraccezione d’emergenza

E’ conosciuta con il termine di “ pillola del giorno dopo” e consiste in un metodo contraccettivo da impiegare solo dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata (rottura del profilattico, rapporto casuale o violento, fallimento del metodo contraccettivo abituale). Con questo termine si intende la somministrazione di un progestinico in grado di ritardare o bloccare l’ovulazione, ostacolando inoltre l’impianto dell’ovulo fecondato in utero. La sua efficacia dipende dalla tempestività con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale non protetto; in generale l’assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio garantisce un’efficacia del 95%, riducendosi fino ad annullarsi nelle ore successive. Laddove la pillola venga assunta tardivamente, cioè ad impianto dell’embrione in utero già avvenuto, essa non influisce in nessun modo sulla successiva gravidanza. In alcuni casi è causa di modesti effetti collaterali come nausea, vomito, perdite ematiche, astenia o cefalea. Resta da ribadire che la contraccezione d’emergenza è destinata esclusivamente a casi urgenti e non può essere utilizzata come metodo contraccettivo abituale. La sua vendita in Italia richiede necessariamente la prescrizione medica.